Facciamo da noi - un festival sull’aborto
Il weekend del 9 maggio teniamoci liberə per 3 giorni di festa, iniziative, assemblee, laboratori, autoformazioni, relax, buon cibo.
Teniamoci liberə per stare insieme, organizzarci e parlare di aborto: cosa abbiamo sperimentato, di cosa abbiamo bisogno, singolarmente e come collettività, cosa sta succedendo nel resto del mondo.
Ci sono tantissime, articolate realtà nel nostro paese che si occupano di accesso all’aborto, accompagnamento, mappatura, narrazioni. Incontriamoci, riconosciamoci e organizziamoci insieme. L’aborto lo facciamo da noi.

Info
Quando? 9-10-11 Maggio 2025
Dove? A Pisa, a Exploit, in via Filippo Buonarroti 1 e alla Casa della Donna, in via Galli Tassi 8
Pranzi e cene saranno vegani e preparati dal rifugio antispecista IPPOASI.
Tutte le iniziative, compresi i laboratori, sono gratuite. Alcuni laboratori sono a numero chiuso e separati.
Le iniziative internazionali saranno tradotte simultaneamente.
Saranno presenti banchini di autoproduzioni sex positive, su aborto e contraccezione.
Per qualsiasi necessità scrivi a obiezione.respinta@canaglie.org.
Programma
9 maggio
Le iniziative si svolgeranno ad Exploit, in via Filippo Buonarroti 1
Ore 18:00 Accoglienza e apericena. Benvenutə!
Ore 21:00 Concerto live di Marina Mulopulos, loop e voce.
Marina Mulopolos è una cantante italo greca che da molti anni lavora in modo sperimentale sulla voce. Artista poliedrica, ha all’attivo diverse collaborazioni tra cui Almamegretta, Autobam, Acustilak, Malfunk, E-neem project.
Nel 2015 è uscito il suo primo disco solista “Distichos” e nel 2023 “Emis”, frutto del nuovo progetto “Sopra la luna” con Dome La Muerte.
In solo, ci guiderà in un viaggio, tra suoni e rumori, verso l’esplorazione delle risonanze del corpo fino alla meraviglia di ascoltare una voce suonata.
10 maggio
Le iniziative si svolgeranno ad Exploit, in via Filippo Buonarroti 1 salvo indicazioni diverse
ore 10:00 Laboratorio Xenopia - Auto-esplorazioni e tecnologie riproduttive fai-da-te con Alma Futura
Casa della Donna, in via Galli Tassi 8
In questa laboratoria ci auto-esploreremo e svilupperemo approcci fai da te e femministi per hackerare le tecnologie intime e riproduttive con le quali interagiamo ogni giorno.
Dai biosensori per i fluidi corporei, ai lubrificanti fatti in casa, ai test di gravidanza e del microbiota vaginale, insieme de-costruiremo gli artefatti del presente per sviluppare le tecnologie libere e collettive del futuro, riflettendo sulle implicazioni etiche e sulle possibilità transfemministe accessibili a tutti i corpi.
La sessione è aperta a persone FLINTA (Female, Lesbian, Intersex, Trans and Agender) e sono disponibili 20 posti, per informazioni e prenotazioni scrivi a: info@almafutura.org
Ore 10:00 Laboratorio di Autodifesa Digitale
Vuoi capire quali policy e quali livelli di sicurezza garantiscono le app e i software che utilizzi per messaggistica, mail, condivisione di testi e tanto altro?
Vuoi avere gli strumenti per fare scelte consapevoli in base alle tue esigenze?
Vuoi di più? Tipo, mettere su un server in cui ospitare i tuoi servizi “fatti in casa”?
Vorresti avere un’idea di come farlo in sicurezza?
Questo laboratorio allora fa per te! Lo abbiamo pensato su due livelli: uno, a cui può accedere chiunque senza conoscenze informatiche, e un altro, più complesso, in cui raccontiamo e, possibilmente, cerchiamo di insegnare le pratiche di sicurezza informatica che utilizziamo per Obiezione Respinta.
La sessione è aperta a tuttə fino al riempimento della stanza, per facilitarci compila il form https://my.liberaforms.org/lab-sicurezza-informatica entro il 2 maggio
Ore 10.00 Pleasure Body con Giorgia Ohanesian Nardin.
Pleasure Body è uno spazio di indagine teorica/percettiva/somatica sul piacere a cura di Giorgia Ohanesian Nardin, artista italiana di discendenza Armena che pratica nel campo della danza e della performance dal vivo. Pleasure Body mette in discussione il linguaggio attorno al lavoro di cura ponendosi come spazio critico verso parole come benessere, salute, guarigione. Si offre come spazio di facilitazione a pratiche e conversazioni legate al piacere e al riposo, guardando alle domande e alle molteplici significanze comprese in queste parole.
La domanda/premessa da cui parte Pleasure Body è “Come ti muoveresti se avessi tutto quello di cui hai bisogno?”
Alcune delle questioni che attraversano Pleasure Body sono:
- quali sono i modi in cui il corpo interiorizza le forme di oppressione sistemica?
- in che modo, successivamente, queste forme si traducono in modi di stare nel corpo? e nelle relazioni? e in comunità?
- da questo punto di vista, cosa intendiamo quando parliamo di cura?
- cosa abbiamo interiorizzato? e come ci liberiamo di quello che abbiamo interiorizzato in modo non consensuale?
- come sarebbero le nostre vite, le società, il mondo se si basassero su una matrice di piacere anziché di profitto?
Pleasure Body ha una capienza massima di 15 persone, per partecipare non è richiesta dimestichezza o conoscenza professionale dei linguaggi della danza e del movimento.
La sessione è aperta a tuttə, ma superate le 15 persone, si darà la precedenza alle persone che si identificano come Queer, Femme, Trans, non binarie, non bianche (++) alle persone disabili e che esperiscono marginalità.
E’ possibile iscriversi mandando una mail a obiezione.respinta@canaglie.org raccontando brevemente le ragioni che ti portano a voler partecipare a questo spazio; indica eventuali necessità specifiche, somatiche o di altra natura.
Le iscrizioni si chiudono il 2 maggio
Ore 15:00 Giustizia riproduttiva e autodeterminazione: una prospettiva anticoloniale.
Talk con il Palestinian Feminist Collective (USA).
Nel dibattito sulla giustizia riproduttiva, il concetto di autodeterminazione è spesso intrecciato al diritto all’aborto. Ma cosa accade quando la riproduzione stessa diventa un atto di resistenza?
In contesti di colonizzazione e genocidio, come in Palestina, la maternità e la sopravvivenza del corpo collettivo sono ostacolate da violenze sistematiche, mentre le narrazioni dominanti – spesso improntate al femminismo bianco e coloniale – escludono queste prospettive.
In questo incontro con il Palestinian Feminist Collective, esploreremo il legame tra giustizia riproduttiva e genocidio riproduttivo, mettendo in discussione le categorie con cui parliamo di autodeterminazione.
Quali pratiche e resistenze emergono nei contesti coloniali?
Come costruire uno spazio di dialogo comune tra lotte femministe diverse?
Ore 16:00 Laboratorio “Parole, Emozioni e Consenso” con Francesca Svanera.
Laboratorio che mira a creare uno spazio sicuro di confronto e dialogo per adolescenti, volto a sensibilizzare e creare una riflessione sul tema del consenso attraverso attività ludiche, letture guidate e tecniche espressive che coinvolgano mente ed emozioni.
Il laboratorio verrà condotto da Francesca Svanera, autrice e attivista, si occupa di sensibilizzare sul tema degli abusi sessuali nei confronti dei e delle minori.
Sopravvissuta a tali traumi durante l’infanzia, ha deciso di condividere la sua esperienza per offrire supporto a chi ha vissuto situazioni simili e per promuovere una maggiore consapevolezza.
In collaborazione con la Casa Editrice Capovolte.
La sessione è aperta a tutte le persone sotto i 19 anni e non necessita di prenotazione.
Ore 18:00 Aborto, autogestione e accompagnamenti: pratiche transnazionali di resistenza e cambiamento.
Un incontro con Shout Your Abortion (USA), Socorristas en Red (Argentina), Planning Familial (Francia) e Adiyah Collective (Regno Unito) per discutere di aborto non solo come diritto, ma come pratica politica capace di trasformare le società e le legislazioni.
Attraverso l’accompagnamento, l’attivismo e la costruzione di reti solidali, queste realtà hanno contribuito a cambiare leggi nazionali e a garantire accesso sicuro all’aborto, anche nei contesti più ostili.
Durante la tavola rotonda, ascolteremo le loro esperienze, le strategie adottate e le sfide affrontate nei loro Paesi. Un’occasione per riflettere insieme su come costruire percorsi di autodeterminazione, supporto e cambiamento dal basso.
Ore 21:30 Concerto live di Ellie Cottino e Sista Sofy. Hip Hop femminista.
Ellie Cottino, rapper torinese. Il suo focus sono i temi politici e il femminismo, espressi con eleganza e provocazione su beat dal sound classico dell’Hip Hop. (Apologia della Troia) Tratta diversi argomenti: dall’appartenenza al quartiere (La Mia Gente), al disagio sociale, dalla chiesa al diritto di aborto.
Nel 2022 è uscito il suo primo Album Studio, Verità Scomode, prodotto da Bonnot. Dall’uscita del primo disco, conta oltre 100 date live in tutta Italia e fuori: a Marsiglia e Amsterdam. A luglio 2024 ha aperto i Cypress Hill con gli Assalti Frontali al Rugby Sound Festival. A tenere i controlli dello show è Sista Sofy, DJ della scena piemontese, membro della family Raggamuri, nota per far ballare le persone al ritmo Hip Hop e Reggae delle sue selecta. Insieme hanno suonato al Festival Alta Felicità 2024 a Venaus, ma anche ad Ancona, Bari e Palermo.
Il 7/6 2024 è uscito il secondo album di Ellie, InCoroNazione, completamente indipendente, il cui mix e master è stato affidato a Il Buon Paul. InCoroNazione, il nuovo album, il cui senso si gioca nel titolo: da un lato l’incoronazione di una regina, anzi di più regine dell’Hip Hop, per celebrare la rivalsa dell’Hip Hop femminile. Dall’altro lato, esortare la nazione a prendere posizione, unirsi di fronte all’oppressione, e cantare in coro il nostro dissenso.
11 maggio
Le iniziative si svolgeranno alla Casa della Donna, in via Galli Tassi 8
Ore 11.00 Assemblea - Accompagnamenti all’ivg: costruiamo reti!
Il diritto all’aborto e quello alla salute e alla vita delle persone LGBTQIA+ sono diventati bersagli privilegiati della propaganda familista, misogina e neofascista di questo governo. Come un tarlo, in questi due anni abbiamo assistito a un lento ma costante smantellamento del già fragile diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. Ciò è avvenuto attraverso la legittimazione e l’ingresso sempre più capillare delle associazioni antiabortiste negli spazi dedicati alla salute, accompagnata da un sistematico tentativo di riscrivere la narrazione sulla gravidanza e sull’aborto.
Ne sono esempio le proposte di legge per il riconoscimento giuridico del feto, la mozione della regione Lombardia che introduce il reato di doppio omicidio nei casi di femminicidio ai danni di donne incinte, fino alla più recente proposta che apre alla possibilità di adozione degli embrioni crioconservati.
Parallelamente, si è intensificata una vera e propria guerra contro le famiglie omogenitoriali, le persone trans* e non binarie: dalle richieste della procura di annullamento degli atti di nascita per bambin* nat* da coppie di donne, alla legge che ha reso la gestazione per altri un reato universale, fino ai continui attacchi ai percorsi di affermazione di genere.
Ma noi non siamo rimast* a guardare. In questi anni sono nati e cresciuti presidi di salute e autodeterminazione, sotto forma di mappature, gruppi di accompagnamento, coordinamenti e associazioni che ogni giorno difendono il diritto alla salute, sostengono chi deve abortire, denunciano la violenza medica e ostetrica, e lottano per i diritti della comunità LGBTQIA+.
Vorremmo partire proprio dall’esperienza dell’accompagnamento all’IVG, insieme alle tante realtà con cui quotidianamente – spesso virtualmente – condividiamo pratiche di resistenza e lotta. A partire da una domanda centrale: che cos’è un accompagnamento transfemminista? Da qui, raccontarci le vertenze e le prospettive che animano i nostri territori, con l’obiettivo di contaminarci a vicenda, costruire alleanze e rafforzare la nostra rete.
Ore 15.00 Laboratorio Microaggressioni e macroevidenze: un percorso tra razza e razzismo con Ndack Mbaye.
Partendo dai testi di Grada Kilomba (Memorie dalla piantagione) e Djamila Ribeiro (Piccolo manuale antirazzista e femminista), il laboratorio esplora il razzismo quotidiano e la difficoltà di individuarlo ancora prima di affrontarlo.
In collaborazione con la Casa Editrice Capovolte.
La sessione è aperta a tuttə e non necessita di prenotazione.
Accessibilità
Le informazioni sull’accessibilità sono disponibili nella pagina dedicata: Accessibilità del Festival
Locandina
