F.A.Q.
CONTRACCEZIONE
COS’È?
La contraccezione è la temporanea sospensione della fertilità, finalizzata a prevenire o a programmare la procreazione.
La scelta di un contraccettivo dipende da molti fattori diversi e può variare a seconda delle fasi della vita e delle esigenze.
Il consiglio dellə ginecologə è fondamentale per una scelta efficace e serena, guidata da un’anamnesi familiare e personale e da un esame medico generale.
In alcune regioni è possibile reperire contraccettivi e relativa assistenza medica gratuitamente: per questo ti consigliamo di recarti nel consultorio pubblico più vicino.
Le regioni che dovrebbero distribuire gratuitamente i contraccettivi (alle persone sotto i 26 anni o che recentemente si sono sottoposte a IVG) sono 6: Puglia, Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana, Lombardia e Marche.
Se hai dei problemi nel reperire i contraccettivi, contattaci!
Stiamo mappando questo servizio.
CONTRACCETTIVI ORALI
Pillola combinata
È un contraccettivo orale che combina estrogeni a ormoni progestinici.
La pillola deve essere assunta quotidianamente (preferibilmente allo stesso orario) per 21 giorni consecutivi al termine dei quali si osserva una pausa di 7 giorni in cui si presenterà il sanguinamento mestruale.
La pillola monofasica presenta la stessa quantità di ormoni in ogni compressa;
la bifasica e la trifasica hanno invece concentrazioni diverse a seconda della settimana. I blister contengono 21 o 28 pillole: nel secondo caso le ultime 7 sono placebo da assumere durante la settimana di pausa.
Gli estrogeni inibiscono la secrezione delle gonadotropine FSH, responsabili dello sviluppo dei follicoli ovarici. La componente progestinica inibisce la secrezione dell’ormone luteinizzante LH, prevenendo il rilascio nelle tube della cellula uovo matura.
Inoltre la pillola agisce sia sulla mucosa uterina che sull’endometrio, per sfavorire la risalita dello sperma e l’impianto dell’ovulo (eventualmente) fecondato.
**Se assunta correttamente la pillola assicura un’efficacia circa del 99%, ma non protegge in alcun modo da malattie sessualmente trasmissibili
Per iniziare ad assumere la pillola è necessaria la prescrizione medica, sia per scegliere la tipologia di pillola più adatta che per valutare le possibili controindicazioni.
Queste possono essere legate allo stile di vita (ad esempio il fumo) ma non solo: fattori di rischio possono essere il diabete, la propensione allo sviluppo di malattie cardiovascolari, la storia clinica familiare (tumori al seno ecc.).
Possibili effetti collaterali, come l’aumento di peso e dei peli o lo spotting (perdite di sangue tra una mestruazione e l’altra, normali durante i primi mesi di assunzione), possono indicare la necessità di cambiare dosaggio ormonale.
È necessario, invece, contattare immediatamente unə medicə in presenza dei segni di un coagulo sanguigno (gonfiore, sensazione di calore, colorazione rosso-bluastra e dolore agli arti) o di un’embolia polmonare (capogiri, difficoltà respiratorie, tachicardia, tosse).
Mini pillola
È un contraccettivo orale che, a differenza della pillola combinata, è priva di estrogeni: contiene solo progestinici (ne esistono diversi tipi).
L’azione contraccettiva agisce sulla mucosa uterina, sulle tube e sull’endometrio, rendendoli ambienti inospitali per la risalita dello sperma e l'impianto dell’ovulo.
L’inibizione dell’ovulazione varia invece a seconda della quantità delle dosi progestiniche.
La mini pillola ha il vantaggio di ridurre l’insorgenza di alcuni effetti collaterali tipici della pillola combinata, soprattutto il rischio di trombosi, dunque può essere prescritta a un numero maggiore di persone, ad esempio chi ha più di 35 anni o fuma.
Tuttavia l’assunzione deve necessariamente avvenire ogni giorno alla stessa ora: il margine di tollerabilità del ritardo può essere di 2 o 3 ore, a seconda della tipologia di mini pillola. Un’assunzione oltre questo margine non assicura una completa copertura anticoncezionale e potrebbe rendere necessario il ricorso a contraccettivi di emergenza e/o a metodi barriera nei giorni successivi.
**Se assunta correttamente la mini pillola assicura un’efficacia circa del 99%, ma non protegge in alcun modo da malattie sessualmente trasmissibili.
Ci sono rischi per l’assunzione della pillola o della mini pillola durante il trattamento con altri farmaci?
È importante ricordare che l’assunzione di alcuni farmaci, come certi antibiotici (in particolare tre principi attivi: rifampicina, rifabutina, griseofulvina) e i gastroprotettori, possono alterarne l’assorbimento riducendo l’effetto contraccettivo.
Anche alcuni farmaci a base di cortisone e antidepressivi presentano problemi di interazione con la pillola, non relativi alla copertura contraccettiva ma all’efficacia dell’altro farmaco e allo sviluppo di controindicazioni.
Se dovessi iniziare uno di questi tipi di terapia consulta lə tuə medicə e accompagna, se necessario, l’utilizzo della pillola a quello di un metodo contraccettivo a barriera.
Cosa fare se dimentico di prendere la pillola o la mini pillola?
Se dimentichi una pillola entro le 12 ore dal normale orario di assunzione sarà sufficiente prendere la pillola dimenticata e proseguire normalmente.
Dopo le 12 ore l’efficacia contraccettiva sarà ridotta.
A seconda della settimana di assunzione le indicazioni variano. Segui il bugiardino e/o chiedi parere medico.
In caso di vomito o diarrea grave durante le 3-4 ore successive all’assunzione sarà necessario adottare un comportamento analogo a quello di una compressa dimenticata.
Allergie: pillola e mini pillola
La contraccezione orale (pillola e mini pillola) contiene lattosio, quindi in caso di intolleranze è preferibile scegliere una contraccezione ormonale che non passi dal tratto gastrointestinale (anello, spirale ecc.) per evitare rischi di malassorbimento.
METODI BARRIERA
I contraccettivi a barriera sono quelli che creano un rivestimento dei genitali (e non solo), evitando il contatto diretto delle mucose e dei fluidi, e quindi l’incontro tra lo sperma e la cellula uovo.
Per questo motivo sono gli unici contraccettivi che proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili.
I metodi a barriera hanno una data di scadenza, oltre la quale si possono rompere più facilmente.
Una volta utilizzati vanno gettati nel cestino della raccolta indifferenziata e mai nel WC.
Preservativo e femidom (conosciuto anche come “preservativo femminile”):
Il preservativo è una guaina da porre sul glande e srotolare fino alla base del pene. Assicurati di infilarlo con l’anello di gomma rivolto verso l’esterno.
Esistono diverse taglie di preservativi: scegline una adatta per evitare che si sfili durante il rapporto, o che sia troppo stretto e dunque più portato a rompersi.
I preservativi possono essere di diverso spessore, colore e sapore, e possono avere un effetto ritardante (per posticipare l’eiaculazione) o stimolante (grazie a delle piccole protuberanze o a un gel rinfrescante).
Il femidom è composto da due anelli di diverso diametro collegati da una membrana morbida. Uno degli anelli deve essere posizionato internamente, l’altro rimane all’esterno, sopra le grandi labbra.
Se indossi un femidom assicurati che la penetrazione avvenga all’interno della guaina e non tra il contraccettivo e la parete vaginale.
I femidom hanno il vantaggio di poter essere inseriti anche diverse ore prima del rapporto, ma purtroppo non sono di facile reperibilità nelle farmacie o nei supermercati e hanno un prezzo superiore rispetto ai preservativi.
Entrambi i contraccettivi sono monouso e devono essere correttamente indossati prima dell’inizio del rapporto.
Durante l’inserimento bisogna fare attenzione ad anelli, unghie o altri oggetti taglienti che potrebbero danneggiarli, compromettendone l’efficacia.
Possono essere utilizzati con lubrificanti a base acquosa e siliconica, ma _non con lubrificanti oleosi perché possono danneggiare il lattice*.
Esistono per entrambi alternative latex free.
Diaframma
Il diaframma è una cupola di silicone o lattice da inserire internamente, in prossimità del collo dell’utero.
Si usa solitamente con l’aggiunta di sostanze spermicide.
A differenza di profilattici e femidom non assicura una protezione altrettanto efficace dalle malattie sessualmente trasmissibili, né dalle gravidanze indesiderate, essendo difficile da posizionare.
Il diaframma, eventualmente cosparso di spermicida nella parte concava, va inserito prima del rapporto e andrebbe rimosso dopo 6/8 ore per dare modo allo spermicida di agire.
Va comunque tolto entro le 24 ore.
Una volta rimosso va accuratamente lavato e riposto nel suo astuccio.
Ha una durata variabile, dai 6 mesi ai 2 anni.
Non necessita di prescrizione medica, ma una visita ginecologica può aiutare a scegliere la tipologia di diaframma più adatta alla propria conformazione anatomica.
Dental dam
Il dental dam è un quadrato di lattice di piccole dimensioni diffuso come strumento odontoiatrico, ma che rappresenta un valido alleato per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili: durante il sesso orale (cunniligus o anilingus, per la fellatio si raccomanda l’uso del preservativo) crea una infatti una barriera protettiva tra la bocca e la vulva o l’ano.
È monouso e può essere utilizzato insieme a lubrificanti a base acquosa o siliconica, ma non con lubrificanti oleosi perché possono danneggiare il lattice.
⚠️ Il dental dam non è un metodo anticoncezionale.
CONTRACCETTIVI IMPIANTABILI
Spirale o dispositivo intrauterino (IUD)
La spirale è un piccolo dispositivo in plastica a forma di T dotato di due fili, che consentono di verificarne il corretto posizionamento una volta in sede.
Attualmente sono in commercio due diversi tipi di spirale: la spirale al rame, in cui il supporto in plastica è circondato da un filo spiralizzato di rame, o di rame e argento, e la spirale ormonale, che rilascia nell’utero il progestinico levonorgestrel.
Il funzionamento della spirale al rame si basa sul rilascio di ioni di rame, che bloccano la mobilità e la sopravvivenza degli spermatozoi e provocano una lieve risposta infiammatoria che rende l’endometrio inadatto all’impianto dell’ovulo;
mentre l’effetto contraccettivo della spirale ormonale si basa sull’azione del levonorgestrel, che rende più denso il muco cervicale, ostacolando il passaggio degli spermatozoi, e sopprime la crescita dell’endometrio, impedendo così l’impianto di un eventuale ovulo fecondato.
Può essere acquistata in farmacia con ricetta medica non mutuabile, a un prezzo che varia dai 75€ della spirale in rame ai 250€ della spirale ormonale, e viene inserita entro 7 giorni dall’inizio delle mestruazioni dallə ginecologə, con un’operazione di pochi minuti **che non richiede alcuna anestesia.
La sua durata è variabile: in genere va dai 3 ai 5 anni, ma per alcune spirali al rame si può estendere fino a 10-12 anni.
Ha un’efficacia molto alta (fallimento inferiore all'1%), ma non protegge in alcun modo da malattie sessualmente trasmissibili.
È da considerarsi sicura per la grande maggioranza delle persone AFAB, tuttavia ci sono delle controindicazioni al suo utilizzo.
Si sconsiglia in caso di:
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gravidanza sospetta o accertata
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infezione a trasmissione sessuale al momento dell’inserimento
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malattia infiammatoria pelvica acuta o pregressa (a meno che, in quest’ultimo caso, non ci sia stata successivamente una gravidanza intrauterina senza complicazioni)
-
anomalie dell’utero
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aborto settico o endometrite postpartum negli ultimi 3 mesi
-
tumore sospetto o confermato dell’utero o della cervice uterina
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qualsiasi sanguinamento uterino anomalo di origine sconosciuta
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presenza di condizioni che possano favorire infezioni genitali
-
ipersensibilità o allergia a uno qualsiasi dei componenti del dispositivo
Oltre a queste controindicazioni generali, ce ne sono alcune specifiche per i diversi tipi di IUD:
la spirale al rame è infatti controindicata in caso di allergia al rame, di malattia di Wilson e per le persone con mestruazioni molto abbondanti;
la spirale ormonale è controindicata in caso di tumore sospetto o confermato al seno o al fegato e di epatopatie.
Stando alla letteratura scientifica non aver mai avuto figliǝ non è una controindicazione all’uso della spirale, sebbene moltǝ ginecologǝ la consiglino solo a chi ha avuto almeno un parto vaginale.
I possibili (rari) effetti collaterali della spirale sono: infezioni pelviche, che si manifestano entro 20 giorni dall’inserimento, lo spostamento o l’espulsione dall’utero (5% nel primo anno, poi in calo) e la perforazione dell’utero (meno di 1 caso su 1000);
in aggiunta a queste reazioni avverse, la spirale al rame può provocare un aumento delle perdite mestruali e spotting, mentre la spirale ormonale ha come ulteriori possibili effetti collaterali una diminuzione del flusso mestruale fino all’amenorrea, spotting, emicrania, tensione mammaria, acne, comparsa di cisti ovariche e secchezza vaginale.
Nei rari casi di fallimento della spirale, inoltre, aumenta il rischio di gravidanza extrauterina e aborto spontaneo.
Bastoncino (impianto) sottocutaneo
Il bastoncino sottocutaneo è un dispositivo di 4 x 0.2 cm da impiantare sottopelle e in grado di rilasciare ormoni progestinici direttamente nel sangue.
Funziona, al pari di altri progestinici, inibendo l’ovulazione e modificando la mucosa cervicale.
L’impianto ha una durata di 3-5 anni e una volta rimosso perde completamente efficacia.
Sono necessarie una prescrizione e una valutazione medica del proprio stato di salute prima di procedere con l’impianto del bastoncino, il quale deve essere eseguito correttamente da unə medicə per evitare rigetti.
Contraccettivo iniettabile
I contraccettivi iniettabili possono essere somministrati sia in associazione di estrogeni e progestinici sia in forma di soli progestinici.
Il loro funzionamento è analogo a quello di altri contraccettivi ormonali e l’iniezione ha una durata di circa 3 mesi.
In Italia al momento l’unica iniezione anticoncezionale possibile è quella con il MAP (medrossiprogesterone acetato) da 150 mg. Il farmaco però non è registrato come contraccettivo nel nostro Paese, quindi va usato sotto specifica responsabilità dellə medicə, che lo prescrive in accordo con lə paziente. All’occorrenza può essere prescritto anche da unə medicə di medicina generale.
In aggiunta agli effetti collaterali degli altri contraccettivi ormonali, i progestinici iniettabili possono anche aumentare il rischio di sanguinamento irregolare e abbondante, amenorrea. Inoltre l’infertilità può perdurare fino a 8/9 mesi dall’ultima iniezione.
Cerotto transdermico
Il cerotto transdermico è un contraccettivo ormonale che, a differenza di quelli orali, ha una lunga durata d’azione: una volta applicato rilascia lentamente principi estrogeni e progestinici.
Il livello di estrogeni rilasciati dal cerotto è superiore a quello di molte pillole e dell’anello, può essere quindi controindicato per chi è soggettə a malattie cardiovascolari e per chi fuma.
Si raccomanda una valutazione medica prima di iniziare a utilizzarlo.
Il cerotto deve essere applicato ogni settimana (evitando di toccare la parte adesiva), indossato per 21 giorni consecutivi e tolto rispettando una pausa di 7 giorni, in cui si avrà la comparsa del flusso mestruale.
L’applicazione dovrà avvenire sempre nello stesso giorno della settimana, ma non è necessario rispettare un orario preciso. Se il cerotto dovesse staccarsi o danneggiarsi durante la prima settimana è importante sostituirlo con un cerotto nuovo prima che siano passate 24 ore, oppure utilizzare un metodo barriera aggiuntivo.
Se il distacco del cerotto avviene durante la seconda o terza settimana sarà sufficiente applicare un nuovo cerotto entro le 48 ore.
Grazie all’azione transdermica non vi sono rischi legati ai disturbi gastrointestinali.
Anello
È un anello di plastica morbida da porre all’interno della vagina che rilascia un bassissimo dosaggio di ormoni (estrogeni e progestinici), i quali impediscono l’ovulazione e si assorbono a livello sanguigno attraverso la mucosa vaginale.
Deve essere posto in vagina e indossato per tre settimane, rispettando una pausa di sette giorni durante la quale comparirà il flusso mestruale.
Va poi reinserito lo stesso giorno della settimana, allo stesso orario.
L’anello non dovrebbe dare fastidio durante i rapporti sessuali, può tuttavia essere tolto e riposizionato entro tre ore dal rapporto per non compromettere l’efficacia contraccettiva.
Episodi di vomito o diarrea non rappresentano un rischio per la copertura contraccettiva, ma sono da tenere in considerazione le interazioni con altri farmaci.
CONTRACCETTIVI PERMANENTI
Salpingectomia contraccettiva
La salpingectomia è un tipo di contraccezione permanente che prevede la rimozione delle tube di Falloppio.
L’operazione avviene in laparoscopia e lascia due minuscole cicatrici sulla zona addominale.
Con questo tipo di contraccezione non è più possibile avere figli per via sessuale, ma si può comunque avere una gravidanza ricorrendo alla fecondazione in vitro e alla riproduzione medicalmente assistita.
Il ciclo mestruale non viene alterato dall’operazione.
Vasectomia
La vasectomia è un metodo di contraccezione permanente in cui si tagliano i dotti deferenti, presenti a livello dello scroto, e si sigillano.
In tal modo si impedisce agli spermatozoi, prodotti dai testicoli, di unirsi al liquido seminale e formare lo sperma.
Generalmente l'operazione avviene in anestesia locale, è di tipo ambulatoriale e non è previsto alcun ricovero ospedaliero: la dimissione avviene lo stesso giorno dell'intervento.
CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA
Cos’è la contraccezione d’emergenza?
I contraccettivi d’emergenza sono tutti quei metodi che prevengono una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale penetrativo non protetto o in caso di fallimento del metodo contraccettivo scelto.
È bene assumerli il prima possibile dopo il rapporto a rischio.
Quali metodi contraccettivi di emergenza esistono?
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la pillola “dei cinque giorni dopo” (Ellaone), a base di ulipristal acetato, è efficace fino a 120 ore dal rapporto non protetto
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la pillola “del giorno dopo” (Norlevo), a base di levonorgestrel, è efficace fino a 72 ore dal rapporto non protetto;
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la spirale al rame, nonostante non sia classificata come contraccettivo di emergenza, è efficace se inserita entro 120 ore dal rapporto non protetto
Come funzionano la pillola del giorno dopo e dei cinque giorni dopo?
I contraccettivi d’emergenza ormonali funzionano solamente prima dell’ovulazione, spostandola in avanti di qualche giorno e impedendo quindi che si possa verificare la fecondazione.
L’efficacia contraccettiva della pillola dei cinque giorni dopo è 3 volte più alta se assunta entro le prime 24 ore dal rapporto a rischio, e 2 volte più alta se assunta entro 72 ore.
⚠️ In caso di vomito entro tre ore dall'assunzione della pillola del giorno dopo è necessario assumere immediatamente un'altra compressa.
Ho bisogno della ricetta per ottenere la pillola del giorno dopo o dei cinque giorni dopo?
No, viene venduta come farmaco da banco: non è mai necessaria la ricetta se si è maggiorenni.
Con la determina AIFA n. 219 dell'1 febbraio 2016, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 3 marzo 2016, è stato soppresso l’obbligo di prescrizione per il farmaco rNorlevo_, ovvero la pillola del giorno dopo, per le persone maggiorenni. Per quanto riguarda le persone minorenni è stato soppresso l’obbligo di prescrizione per il farmaco Ellaone ovvero la pillola dei cinque giorni dopo, il 10 ottobre 2020.
Se mi venisse negata la pillola quali sono i miei diritti, e cosa posso fare?
La contraccezione d’emergenza, in quanto farmaco non abortivo, non può essere negata al momento della richiesta.
Se lə medicə o lə farmacista si rifiuta appellandosi all’obiezione di coscienza (Art. 9 194/1978) commette un illecito (penalmente perseguibile).
In caso lə farmacista si rifiutasse di darti il contraccettivo d’emergenza senza prescrizione, puoi presentare una copia della determina AIFA del 1 febbraio 2016 (scaricala cliccando qui); se insiste chiamaci o scrivici al: +39 331634889.
Se in farmacia mi viene detto che l’hanno terminata, cosa posso fare?
Purtroppo è pratica comune dellə farmacistə obiettorə far finta di averla terminata.
Dire che non sono in possesso del contraccettivo di emergenza non è illegale, ma se fai richiesta sono obbligatə a ordinarlo.
Segnalaci se questo diritto ti viene negato scrivendo alla pagina facebook o all’email obiezione.respinta@canaglie.org
Da minorenne, posso richiedere la contraccezione di emergenza?
Come sancisce la determina AIFA del 10 ottobre 2020, la pillola dei cinque giorni dopo (Ellaone) può essere somministrata anche allə minori senza la presenza də genitorə, e senza prescrizione.
Per la pillola del giorno dopo (Norlevo) è invece ancora richiesta la prescrizione medica.
Quali sono gli effetti collaterali?
Effetti indesiderati molto comuni consistono in: nausea, dolore al basso ventre, sanguinamento irregolare fino al ciclo mestruale successivo, mal di testa, stanchezza.
Abbastanza comuni sono anche: vomito, diarrea, seno dolorante, capogiri, alterazione del ciclo mestruale - che può comparire in ritardo o in anticipo rispetto alla data prevista, più abbondante o più scarso.
Gli effetti indesiderati rari, possibili in persone sensibili, sono: prurito, eruzioni cutanee, orticaria, mestruazioni dolorose, gonfiore del viso, possibile comparsa di reazioni allergiche.
⚠️ In caso di vomito entro tre ore dall'assunzione della pillola del giorno dopo è necessario assumere immediatamente un'altra compressa.
INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA
Cos’è l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), e che limiti di tempo ci sono?
L’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) è consentita dalla legge 194/78 entro i primi 90 giorni di gravidanza.
Questi non vanno contati a partire dal giorno del presunto concepimento, ma dal primo giorno dell’ultima mestruazione che si è avuta.
Si può ricorrere a due modalità di IVG: quella farmacologica e quella chirurgica;
la prima può essere praticata entro le prime 9 settimane di gravidanza, la seconda entro le prime 12.
Cosa devo fare, e a chi devo rivolgermi come prima cosa?
Sono necessari un test di gravidanza nominale e un certificato che attesti la gravidanza e la tua volontà di interromperla.
Per fare il test puoi recarti:
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in farmacia
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in un laboratorio di analisi
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puoi fare l’esame delle urine o del sangue con un’impegnativa dellə medicə
Per il certificato puoi recarti:
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in ospedale
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al consultorio pubblico
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da unə medicə a tua scelta
All’inizio dovrai fare un colloquio con lə medicə, che verificherà con te i motivi che ti spingono a interrompere la gravidanza; ma dovrà farlo nel rispetto della tua dignità, delle tue scelte e della tua persona.
Segnalaci se questo diritto ti viene negato scrivendo alla pagina facebook o all’email obiezione.respinta@canaglie.org
A meno di casi urgenti, per legge devi soprassedere per 7 giorni, terminati i quali potrai essere operatə. Nel frattempo puoi già prenotare l’operazione in ospedale.
Per legge lə medicə può invitarti ai soprassedere per 7 giorni, terminati i quali potrai essere operatə, e durante i quali puoi prenotare l’operazione in ospedale
Ma puoi richiedere il certificato di urgenza, che permette di evitare il cosiddetto “periodo di riflessione”. per info visita la pagina (link) #TODO
Il giorno dell’IVG cosa devo portare?
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un test di gravidanza nominale (stampato, associato ai dati anagrafici), che può essere ottenuto attraverso alcune farmacie che offrono questo servizio, presso un laboratorio di analisi, o attraverso le analisi del sangue/delle urine
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un certificato che attesti la volontà di interrompere la gravidanza, con la data del presunto inizio. Per ottenerlo puoi rivolgerti a un consultorio pubblico, al reparto di ginecologia dell’ospedale o a unə medicə a tua scelta (anche di base)
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un documento d’identità e la tessera sanitaria
Sono minorenne, come posso fare?
Anche le persone minorenni possono accedere all’IVG, ma è necessario il consenso di entrambə lə genitorə.
Se non vuoi comunicare la tua scelta allə tuə genitorə, o se temi che potrebbero impedirti di abortire, lə medicə che ti ha assistito durante il colloquio per il certificato di IVG invia una relazione allə giudice tutelare che, dopo un incontro con te, autorizza l’intervento senza avvertire lə genitorə.
Per maggiori informazioni visita la sezione accesso all’IVG.
Non ho la cittadinanza italiana, cosa posso fare?
Se non hai la cittadinanza italiana, anche senza documenti o permesso di soggiorno puoi ricorrere all’IVG e nessunə può segnalarti alle autorità.
Per maggiori informazioni visita la sezione accesso all’IVG.
ABORTO CHIRURGICO
IVG chirurgica: quali operazioni esistono?
L’IVG è un’operazione effettuata in day hospital, che può essere portata a termine sia in anestesia locale che generale: alla persona che vuole abortire dovrebbe essere data possibilità di scelta.
Infatti in caso di anestesia locale non serve l’intervento də anestesistə, che sono tra le categorie più obiettrici.
Come si pratica?
L’aborto chirurgico viene portato a termine in due modi:
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ISTEROSUZIONE (D&A, dilatazione e aspirazione): è il metodo attualmente più comune e si usa per gravidanze precoci.
L’operazione non prevede tagli o incisioni , è veloce, poco dolorosa, e in assenza di complicazioni si può tornare a casa dopo poche ore.
Consiste nella dilatazione del collo dell’utero, attraverso il quale si accede alla cavità uterina, e nell’aspirazione dei prodotti della gravidanza
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RASCHIAMENTO (D&C, dilatazione e raschiamento): è ormai il metodo meno comune perché è quello più a rischio di danneggiamento dell’utero, si fa sempre meno e si sconsiglia vivamente quando c’è un aborto incompleto (es. aborto farmacologico incompleto) perché si potrebbero prendere delle prostaglandine senza rischi ulteriori (visita la sezione aborto farmacologico)
Cosa posso/devo fare dopo l’operazione chirurgica?
Nelle ore immediatamente successive all’aborto chirurgico è possibile mangiare e bere.
Nei primi giorni dopo l’operazione potresti avere dei sanguinamenti (per almeno 1/2 giorni) e in questo periodo è consigliabile adottare alcune precauzioni:
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evitare bagni caldi, meglio fare docce tiepide
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non usare assorbenti interni, ma solo esterni
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non fare lavande vaginali, ma lavarsi esternamente
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evitare rapporti sessuali penetrativi (per almeno una settimana)
Per 5 giorni a partire da quello dell’operazione è necessario prendere un antibiotico, mattina e sera. La sua somministrazione dovrebbe essere garantita dall’ospedale gratuitamente.
A due settimane dall’operazione bisogna effettuare una visita ginecologica di controllo.
ABORTO FARMACOLOGICO
IVG farmacologica, cos’è?
L’aborto farmacologico è un’alternativa non chirurgica per l’interruzione della gravidanza entro la nona settimana di gestazione.
Consiste nell’assunzione di due principi attivi diversi, il mifepristone (meglio conosciuto con il nome RU486) e una prostaglandina, a distanza di 48 ore l’uno dall’altro.
Dove viene somministrata la RU486?
Secondo le nuove linee di indirizzo emanate dal Ministero della Salute il 12 agosto 2020 dovrebbe essere possibile ricorrere all’IVG farmacologica - entro le 9 settimane di gravidanza - sia in ospedale che in tutte le strutture ambulatoriali pubbliche adeguatamente attrezzate (inclusi i consultori).
In realtà non tutte le regioni hanno aggiornato le loro delibere e all’interno delle singole regioni non tutte le strutture hanno adeguato i loro protocolli operativi.
Il servizio quindi non è garantito in modo omogeneo sul territorio italiano: è necessario informarsi sul protocollo attivo nella struttura in cui si vuole fare richiesta di IVG.
Come funziona?
La RU486 (mifepristone) può essere assunta fino alla nona settimana di gravidanza.
La pillola agisce bloccando l’azione del progesterone.
Per aumentare l’efficacia dell’aborto serve un’altra sostanza: la prostaglandina, che viene somministrata 48 ore dopo l’assunzione della RU486 in ambulatorio, consultorio o day hospital, e ha la funzione di far contrarre l’utero e far espellere i prodotti della gravidanza.
Prima della procedura è possibile richiedere degli antidolorifici.
L’esito dell’interruzione deve essere controllato tramite ecografia 14 giorni dopo l'assunzione della seconda pillola.
⚠️ L’associazione mifepristone-misoprostolo rappresenta la modalità più diffusa per l’induzione dell’aborto farmacologico e nel 2006 è stata inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’elenco dei farmaci essenziali per la salute riproduttiva.
Quali possono essere gli effetti collaterali dell’aborto farmacologico?
I possibili effetti collaterali sono: crampi - che possono aumentare in prossimità dell’espulsione - nausea, vomito e diarrea. Il sanguinamento, massimo al momento dell’espulsione, è variabile per quantità e durata, con perdite ematiche che persistono per almeno una settimana e, in casi più rari, anche più a lungo.
Le complicanze severe sono rare e devono essere trattate in ospedale:
se noti un sanguinamento molto abbondante o hai la febbre alta recati subito in Pronto Soccorso.
ABORTO TERAPEUTICO
Cos’è l’aborto terapeutico?
Si definisce terapeutico qualunque tipo di aborto (sia farmacologico che chirurgico) che venga praticato per motivi medici.
Può essere praticato anche oltre il limite legale dei 90 giorni.
Come posso abortire dopo i 90 giorni di gravidanza?
L’accesso all’aborto nel secondo trimestre è possibile in alcune circostanze mediche particolari, generalmente in caso di rischi per la salute fisica e/o mentale della persona gestante o di gravi malformazioni del feto.
Non esiste una lista di patologie per le quali è universalmente ammissibile abortire oltre il limite stabilito per legge, sta allə medicə valutare quanto la patologia rappresenti un rischio per la persona gestante.
Qualora la procedura dovesse effettuarsi tra le 22 e le 24 settimane di gravidanza, la legge 194 obbliga lə medicə che la svolge a salvaguardare la sopravvivenza del feto in ogni modo possibile dopo l’espulsione.
La procedura è simile a quella di un normale aborto chirurgico e viene definita D&E (dilatazione ed evacuazione), ma richiede una maggiore dilatazione della cervice;
in alcuni casi per aiutare la dilatazione possono essere somministrate delle prostaglandine (cytotec) o dei piccoli bastoncini di speciali alghe essiccate (laminaria) con funzione dilatante. L’intervento dura dai 5 ai 20 minuti e può essere svolto in anestesia locale o totale.
È consigliabile farsi accompagnare in ospedale perché a causa dell’anestesia non è possibile guidare per le 24 ore successive all’operazione.
Quali sono le controindicazioni e le complicazioni?
In seguito all’operazione è **comune **sperimentare crampi simili a quelli mestruali, nausea, diarrea, e sbalzi dell’umore dovuti alle alterazioni ormonali.
Tutti questi sintomi possono essere facilmente ridotti con un antidolorifico da banco come l’ibuprofene.
Chiama lə medicə in caso di: sintomi di infezione (febbre, brividi), dolore addominale crescente, sanguinamento vaginale intenso (più di un assorbente all’ora), dolore o vomito persistenti.
Le complicazioni sono molto rare e riguardano principalmente infezioni (per prevenire le quali viene somministrato gratuitamente un antibiotico nel post-operazione), piccole lacerazioni nel tessuto uterino facilmente suturabili, o ritenzione di prodotti della gravidanza che richiedono ulteriore aspirazione.
L’aborto terapeutico è un’operazione sicura e i suoi rischi sono nettamente inferiori a quelli del parto.
Come potrei sentirmi dopo un aborto terapeutico?
Non tutte le persone si sentono nello stesso modo dopo aver abortito, quindi non ci sono regole generali.
Per farti un’idea più chiara visita la sezionesalute psicologica e aborto.
Consigli post-operatori: valgono tutte le raccomandazioni valide per le normali IVG chirurgiche, con in più il consiglio di stare a riposo per almeno 2 giorni.
ABORTO TELEMEDICO
Cos’è l’aborto farmacologico telemedico?
L’aborto telemedico è un aborto farmacologico che avviene con il supporto a distanza di unə medicə o di unə operatorə sanitariə, che sia per telefono, videochiamata o email.
La Gran Bretagna sta sperimentando l’aborto telemedico dalla primavera 2019 ed è in discussione la possibilità di estenderlo permanentemente. [1] #TODO
Esistono dei servizi di aborto telemedico in Italia?
Nel nostro paese per legge la RU486 può essere somministrata solo in ospedale e in consultorio, dunque non esiste ancora una sperimentazione dell’aborto telemedico.
Però l’organizzazione non governativa Women on Web offre supporto riguardo questo servizio. [2] #TODO
Perché è un servizio necessario anche in Italia?
Un servizio di aborto telemedico sicuro protegge la vita e la salute delle persone che vogliono interrompere una gravidanza indesiderata ma non possono accedere al servizio sanitario nazionale.
Purtroppo in Italia ci sono molti ostacoli che non permettono il libero accesso sicuro e gratuito all’IVG. Primo tra tutti l’obiezione di coscienza.
L'accesso all'aborto è un diritto umano.
L'assistenza sanitaria essenziale e le pillole per l'aborto farmacologico sono elencate come medicinali essenziali dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. [3] #TODO
ACCESSO ALL’ABORTO
MINORENNI
Posso abortire se sono minorenne?
Se sei minorenne puoi accedere all’IVG solo con il consenso di entrambə ə genitorə o də tutorə legale.
Fanno eccezione due casi: il primo è quando ci sono dei motivi per non rendere nota la gravidanza, il secondo riguarda l’urgenza medica dell’intervento.
Nel primo caso, lə medicə o il consultorio devono rivolgersi a unə giudice tutelare che, dopo aver avuto un colloquio con te, può autorizzarti a interrompere la gravidanza.
Si ricorre allə giudice tutelare anche nel caso in cui ə genitorə si rifiutino di dare il consenso e nel caso in cui unə genitorə sia d’accordo sulla scelta di abortire e l’altrə no.
Nel secondo caso, cioè se si riscontra che la gravidanza implica un grave pericolo per la tua salute, lə medicə potrà direttamente autorizzare e praticare l’IVG, indipendentemente dal consenso də genitorə e senza necessità di chiedere l’autorizzazione allə giudice tutelare.