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RIFINANZIAMO I LUOGHI DELLE DONNE

Rifinanziare i consultori

In piena emergenza sanitaria a causa del Covid-19, è necessario che il governo permetta di somministrare la pillola RU486 nei consultori, come avviene in altri paesi, evitando in questo modo il ricovero in ospedale.

Nello stato attuale delle cose, questo diventa impossibile senza un rifinanziamento dei consultori stessi.

In questi anni la spoliticizzazioni dei consultori e la loro trasformazione in presidi socio-sanitari ha ostacolato il ruolo centrale che avevano nella salute delle donne.

La mancanza di finanziamenti, il diminuire del personale hanno portato spesso alla chiusura di servizi fondamentali che veniva forniti all’intero o a volte alla chiusura stessa del consultorio.

Chiediamo finanziamenti dalle regioni per permettere ai consultori non solo di continuare a esistere ma permettere anche altre attività, come la somministrazione della RU486

Rivendichiamo una natura territoriale dei consultori, il loro radicamento dentro le città contro la logica degli accorpamenti e delle riorganizzazioni che non tengono conto della natura di questi luoghi, in cui vengono forniti servizi ostetrici, ginecologici, ma anche psicologici e di ascolto, attraversabili da donne biologiche e non, soggettività binarie e trans.

Rivendichiamo la laicità del consultorio, finanziare i consultori dei prolife, come è avvenuto in alcune regioni dell’Italia, è un chiaro segno politico contro l’autodeterminazione delle donne. Non solo non vogliamo essere indirizzate ai consultori prolife quando vogliamo abortire, ma chiediamo di poter scegliere di abortire con il farmacologico all’interno del consultorio stesso, senza ospedalizzazione, sia in questo momento di pandemia, dove gli ospedali sono sommersi, sia dopo quando, pur passata l’emergenza Covid19, abortire per una donna continua ad essere difficile.

Chiediamo lo sblocco del turn over, per permettere l’assunzione maggiore di personale in modo tale da aumentare i servizi e permettere ai consultori di essere spazi aperti per tutte le soggettività senza ostacoli di età, nazionalità, lingua, orientamento sessuale e abilità.

Vogliamo un numero congruo di consultori per numero di abitanti in ogni città, per permettere che questi luoghi possano essere attraversati da tutte, per evitare un sovraccarico di lavoro al personale e il funzionamento dei servizi stessi.

Tuteliamo i consultori, chiediamo che vengano finanziati, potenziati e che tornino ad essere centrali per la salute riproduttiva e psicologica delle donne.

SOS ABORTO!